Il volume risulta oltremodo prezioso per bibliofili e collezionisti, analizzando nel dettaglio la genesi, le caratteristiche e le varie edizioni delle famose “Guide Rosse” (ma non solo) del Touring Club Italiano, dalla prima edizione fino al secondo dopoguerra. Le “Guide” nacquero non solo come asettica descrizione storico-artistica delle bellezze del Bel Paese, ma anche (e, forse, soprattutto) per “fare l’Italia” dopo l’Unità e farla conoscere a italiani e stranieri, riconnettendo e amalgamando così il territorio nazionale in un insieme organico.
Di interesse scoprire poi che ci furono Guide anche in esperanto oltre che in francese e spagnolo, che ne vennero pubblicate con la copertina verde o blu, che ne vennero stampate di appositamente per gli italiani emigrati in sud America, che man mano che il Regio Esercito vinceva le prime campagne della Seconda Guerra Mondiale, lo seguivano a ruota le “Guide rosse” di Albania, Etiopia, Tunisia e Croazia, e così via….
Ampie parti del volume sono inoltre dedicate alle pubblicazioni affini, quali le Guide alpinistiche, dei Campi di battaglia della Grande Guerra, ecc. Spiace un po', invece, che non sia stata curata particolarmente la grafica del volume; la partenza ad esempio non è molto chiara e, tra presentazione, prefazione e introduzione, non si capisce bene quando inizi il testo vero e proprio. Idem per gli ampi (forse un po’ troppo ampi…) stralci presenti di citazioni da altri testi, riprodotte con l’identico carattere tipografico del resto del volume nel quale quindi tendono ad “annegarsi”. Anche l’elenco dettagliato delle varie edizioni avrebbe reso meglio il tutto utilizzando il grassetto e più interlinee, anziché presentare per molte pagine un unico "blocco" dalla medesima grafica.
Peccati comunque veniali per una storia che vale la pena di conoscere.