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Ultime recensioni inserite
Ho notato la copertina sulla pagina di un libro, mi è piaciuto il disegno e anche il titolo era interessante. Non me ne sono pentito, è un bel volumetto. La storia porta anche a un mondo interessante, un po' distopico, in cui le persone non parlano o dicono niente solo se comprano le parole (!) dalla fabbrica che le produce, ma le parole comprate possono essere pronunciate solo una volta. In questo modo i poveri vivono per lo più in silenzio. A volte c'è un pacchetto sconto con parole di cui nessuno ha bisogno, a volte possono catturare le parole volanti con un retino per farfalle, e a volte rovistano nella spazzatura, cercando parole scartate. Philéas, il ragazzo povero, un giorno mette insieme tre parole, e va felice a darlo alla bambina della porta accanto, Cybelle, ma Oscar, il ragazzo ricco, è già lì che aspetta, che dice alla bambina frasi quasi intere.. .. ma Philéas ha ancora una parola nella manica, che potrebbe aver riservato per questo giorno...
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